Il Fiume Padrongianus sfocia nel Golfo interno di Olbia dopo un percorso di circa 35 Km; esso è il risultato della confluenza di numerosi piccoli affluenti a carattere torrentizio e solo nella parte terminale assume dimensioni più ampie, estendendosi tra pascoli, coltivazioni ed aree urbanizzate, a ridosso dell'aeroporto. Sono proprio gli ultimi 15 Km di fiume, sino alla foce, che assumono il nome di Padrongianus.
I principali affluenti sono: il Rio Su Lernu, che diviene Rio de La Castangia prima di confluire nel Padrongianus, il Rio Taroni che diviene Rio di San Simone prima di riversarsi a sua volta nell'asta finale del Padrongianus, ed il Rio Mannuri che, sbarrato nei pressi di Loiri, forma l'invaso artificiale di Su Bacinu.
Il Padrongianus ha subìto profonde trasformazioni nel suo corso finale, con due regimazioni murate a valle della provinciale che conduce a Loiri e la deviazione del corso finale, con la costruzione di un argine murato che impedisce il collegamento con le zone umide di Gravile e Lido del Sole. Tali opere, realizzate negli anni '30 del secolo scorso, furono costruite per impedire che i sedimenti trasportati dal fiume ostruissero periodicamente l'ingresso del golfo di Olbia, all'altezza dell'Isola di Bocca. Nel contempo, anche il retroterra delle lagune fu sottoposto a bonifica. Il fiume perciò, nella sua parte terminale, presenta un livello di naturalità delle acque, tra buono e mediocre; gli affluenti principali mostrano invece, un livello di naturalità superiore, ma hanno medesimi tassi di inquinamento.
Fauna
Per quanto riguarda la fauna ittica, nel Padrongianus e nei suoi affluenti è comune l'anguilla (Anguilla anguilla Linnaeus), i cefali (Mugil cephalus Linnaeus), e rare presenze di trota fario (Salmo trutta trutta L.).
Flora
Dal punto di vista vegetazionale sono da segnalare le foreste a galleria dei tratti a monte della statale 125 e degli affluenti.